top of page
Cerca
marco ferrari

Costi standard: articolo o unità di stockkeeping?

Tempo fa avevo parlato della possibilità di gestire distinte base diverse a seconda della variante di un articolo (potete trovare il post qui). La funzionalità, introdotta più di un anno fa, consiste nella possibilità di associare la distinta base (e anche il ciclo) all'unità di stockkeeping anziché all'articolo, come mostrato nella figura sotto.

Nell'esempio ho creato un articolo Bicicletta colorata con due varianti, la BLU e la ROSSA. Le loro distinte base differiscono chiaramente per la vernice utilizzata nella loro produzione.

Supponendo che la lavorazione di questo articolo sia identica per le due varianti, ho associato il suo ciclo di produzione direttamente all'articolo, lasciando invece vuota l'associazione con la distinta.

Con questo tipo di setup il motore di pianificazione funziona in modo corretto, proponendo distinte diverse e cicli uguali per gli ordini di produzione suggeriti dall'MPS.


Il problema che ci si deve porre, però, è quello del costo.


Articolo o unità di stockkeeping?

Quando gestiamo articoli che hanno come Sistema di rifornimento Ordine di produzione, in genere impostiamo il campo Metodo di costing a Standard. Questo ci permette di evitare, come si dice, di valorizzare le inefficienze di produzione (consumare più del previsto o impiegare più tempo del previsto), che vengono gestite dal sistema come scostamento dal costo standard e non come costo effettivo. Poiché però il costo standard è presente sia sull'anagrafica dell'articolo, sia sull'USK, ci sorgono due dubbi:

  1. Visto che il ciclo e la distinta sono associabili all'USK, è possibile calcolare il costo standard a livello di USK?

  2. Quando viene fatto un carico, il costo viene preso dall'anagrafica articolo o dall'USK?

La risposta alla prima domanda è secca: no, non esiste una procedura che calcola il costo standard sull'unità di stockkeeping. Il suo valore viene copiato dall'anagrafica dell'articolo al momento della creazione dell'USK per poter poi essere cambiato manualmente.


Non solo: nel setup precedente, in cui la distinta viene associata alle sole USK e non all'articolo, il calcolo del costo standard non è corretto, perché vede solo i costi del ciclo. Di conseguenza, nel caso di articoli con distinte (o cicli) per variante, per poter fare un calcolo corretto del costo standard saremo sempre costretti ad associare un ciclo e una distinta all'articolo.


Detto questo, per quanto riguarda la seconda questione, vediamo un esempio concreto con i seguenti dati:

Articolo

Variante

Costo standard

1000-C

BLU

349,973€

1000-C

ROSSA

351,285€

1000-C

350,629€

Nell'ultima riga ho inserito come costo standard dell'articolo la media dei due costi.


Ora, quando vengono creati gli ordini di produzione, notiamo che sulla riga dell'ordine viene riportato il costo standard dell'USK.

Ma cosa succede quando effettuiamo il carico al termine della produzione con una registrazione di output? Semplice: al momento del carico il sistema usa il costo unitario dell'USK valorizzandolo come costo previsto.

Al momento della chiusura dell'ordine e lanciando il batch di rettifica costi, però, otteniamo questa situazione

Il sistema in sostanza registra uno scostamento tra il costo della USK e il costo dell'articolo, col risultato che la valorizzazione delle scorte viene fatta al costo di quest'ultimo.


135 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page