Il conto lavoro di Business Central è un modulo complesso, anche perché lo è l’operatività in generale che sta dietro la gestione dei terzisti.
Normalmente, quando ci si trova davanti a un cliente che manda in conto lavorazione i propri prodotti, consigliamo sempre di evitare di gestire il WIP (Work in Process), sostituendolo con i cosiddetti “salti di codice”. Vediamo di cosa si tratta.
Supponiamo che un’azienda faccia un prodotto che prevede due fasi di lavorazione: una prima fase interna, che prevede un’operazione di assemblaggio, a valle della quale il prodotto assemblato viene mandato a un terzista da verniciare che ci restituirà il prodotto finito.

Come evidente dalla figura, in questo scenario al terzista viene mandato un cosiddetto WIP, ovvero un prodotto in corso di lavorazione, il cui costo è dato dalla somma dei suoi componenti più il costo della lavorazione effettuata fino a quel momento (nel nostro caso l’assemblaggio).
La differenza tra i componenti, il prodotto finito e il WIP, consiste nel fatto che, mentre i primi due corrispondono a un codice articolo preciso presente in anagrafica, il WIP non ha invece nessun corrispondente, anche se nella spedizione al terzista deve essere inserito in un documento di trasporto.
Per quanto il modulo di conto lavoro di Business Central permetta questo tipo di gestione, e quindi di generare una bolla intestata a un articolo WIP, questo tipo di processo implica una serie di problemi non indifferenti. Per capirlo basta porsi le seguenti domande, soprattutto se riferite alla fine dell’anno fiscale:
1. Quanti prodotti WIP ho presso il terzista?
2. Che valore hanno le mie scorte presso il terzista?
Da qui il suggerimento di fare il “salto di codice”, che prevede la creazione di un nuovo articolo nell’anagrafica che rappresenta il WIP, al quale collegare un proprio ciclo composto della sola fase di assemblaggio e che diventi la materia prima del prodotto finito, con un ciclo a sua volta composto della sola fase esterna.
In pratica, da un solo ordine di produzione, ne dovremmo generare due: uno interno per produrre il semilavorato e l’altro esterno, che consuma il semilavorato e ci restituisce il prodotto finito, come mostrato in figura.

Non è chiaramente scontato che questo nuovo processo sia più efficiente del primo, la decisione dipende da una serie di fattori, come i tempi di produzione del terzista e il numero di codici da creare e poi gestire separatamente in fase di produzione, con un raddoppio di ordini per ciascun codice creato.
Per questo motivo Business Central ci dà entrambe le possibilità: gestire con il WIP o gestire separatamente.
Nella versione on prem, se però si volesse utilizzare il WIP, si presti attenzione alla build installata, perché in alcune di queste (mi riferisco alla versione 21.1) è presente un bug, di sicuro corretto nella 21.2, in cui la spedizione del WIP non è possibile.
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